Buon senso e tanta prudenza per visitare la Riserva
E’ cronaca di questa estate che all’interno della splendida Riserva dello Zingaro avvengano incidenti che richiedono l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e dell’82° Csar dell’Aeronautica Militare, un eccellente servizio di pronto intervento che salvaguarda la vita umana in ambienti non facilmente raggiungibili da un normale mezzo di soccorso.
Certamente la Riserva Naturale dello Zingaro non è un ambiente pericoloso, ma poiché i suoi sette chilometri possono essere percorsi soltanto a piedi è opportuno conoscere come affrontarli senza correre alcun rischio. Non a caso, la Direzione della Riserva raccomanda, già all’ingresso, l’utilizzo di scarpe idonee (da trekking o almeno chiuse) per attraversare i sentieri, quindi niente scarpe aperte o, peggio, infradito.
Inoltre è bene avere con sé una buona scorta di acqua poiché in riserva non ci sono fontanelle di acqua potabile.
Gli incidenti più frequenti riguardano fratture e slogature agli arti inferiori; non mancano malesseri vari causati dalle alte temperature di questi giorni o dalla mancata valutazione delle proprie forze nell’affrontare sentieri che, nel periodo estivo, diventano particolarmente più impegnativi da attraversare.
Vi consigliamo quindi, specialmente nei mesi più caldi, di godervi la Riserva scegliendo le ore meno calde della giornata, valutando e dosando anche le vostre energie per non mettere a rischio la vostra salute e le vostre vacanze.
E’ bene sapere che la Riserva dello Zingaro, essendo un luogo selvaggio ed incontaminato, non può essere vissuta come un lido balneare, con servizi e comfort vari, ma come un’esperienza immersiva nella natura, apprezzando gli aspetti di questa magnifica costa, tra le più spettacolari del Mediterraneo. Inoltre, essendo un ambiente protetto, vanno rispettate alcune regole: non è possibile portare con se ombrelloni, sedie, sdraio, ecc.
Come visitare in sicurezza la Riserva dello Zingaro
Indossate robuste scarpe da ginnastica o, meglio, scarponcini da trekking. Non dimenticate di portare un’abbondante scorta di acqua, cibi leggeri e facilmente digeribili, abbigliamento traspirante e un buon cappello per prevenire i colpi di calore e… tanta prudenza.
Infine, quando vi addentrate nei sentieri calcolate sempre il tempo per il ritorno, non solo in termini di minuti e ore ma anche di energie da utilizzare.
Non ci resta che augurarvi una magnifica giornata tra palme nane, carrubbi, profumati cespugli di rosmarino… e un mare dai colori brillanti!
Vi ricordiamo che dentro la Riserva dello Zingaro, oltre alle calette, ci sono grotte e musei da visitare.
Come chiedere aiuto in caso di necessità all’interno della Riserva
Per la richiesta di soccorso si accede componendo il Numero Unico di Emergenza 112. Gli operatori della centrale, valutata la gravità della richiesta, attivano l’intervento del Soccorso Alpino e, per ridurre al minimo i rischi, proprio perché non possono accedere le ambulanze, allerta anche l‘Aeronautica Militare di Trapani Birgi con i suoi elicotteri HH 139B.