In questi giorni di notevole afflusso di visitatori presso la Riserva Naturale dello Zingaro, sono molti i possessori di cani che chiedono se il loro fido a quattro zampe può entrare in riserva.
La risposta è categoricamente NO!
Ovviamente c’è un motivo ben preciso e valido.
Le motivazioni, molto articolate, le apprendiamo nella pagina ufficiale Facebook della Direzione della Riserva dello Zingaro e meritano la dovuta attenzione.
“Un animale domestico come il cane – ci dicono gli esperti della Riserva dello Zingaro – potrebbe incontrare nell’area protetta animali selvatici, i quali anche quando non direttamente attaccati, lo percepiscono come un vero e proprio predatore subendo di conseguenza un forte stress.
Anche solo la presenza di escrementi liquidi o solidi lasciati dal passaggio di un cane – pure condotto al guinzaglio – indica agli animali selvatici (attraverso il loro sviluppato olfatto) un reale pericolo inducendoli alla fuga con disturbo all’intero ecosistema.
Il divieto di introdurre cani – prosegue il post – sia al guinzaglio o ancor peggio se liberi è inoltre determinato dal fatto che gli stessi possono essere vettori di molte patologie parassitarie e infettive pericolose per la fauna selvatica, la quale, a differenza degli animali domestici, non può ricevere le cure in caso di contagio.
Tra le malattie più pericolose che i cani possono trasmette, vi sono il cimurro, la leptospirosi, la rogna, le parassitosi intestinali con possibili zoonosi (malattie trasmissibili all’uomo).
La Riserva R.N.O. Zingaro, è stata creata per la conservazione degli ecosistemi e della biodiversità, dove disturbare le specie animali selvatiche è vietato per legge; il mancato rispetto di questa norma implica una sanzione amministrativa.
Le regole per la conservazione degli ambienti naturali – conclude il post della Direzione della Riserva – non devono essere intese come limitazioni delle libertà personali, ma come necessarie precauzioni per poter tramandare il patrimonio naturale alle future generazioni”.
Come si può notare si tratta di motivazioni più che legittime e, pertanto, se amiamo i nostri amici cani, lo stesso amore riversiamolo verso tutto il nostro patrimonio naturale.
“La Terra non ci è stata lasciata in eredità dai nostri padri, ma ci è stata data in prestito dai nostri figli”.
Antico proverbio indiano